Esplosione al Pirotecnico di Caravaggio

Di Paola Redemagni Sono passati poco più di 100 anni da quel giorno. Era il pomeriggio del 3 gennaio 1919. Per cause che l’inchiesta non chiarirà, intorno alle 14.30 un’enorme esplosione scuote il paese di Caravaggio, vicino a Bergamo. Ma non è il terremoto, come si pensa all’inizio: è saltato in aria il Pirogenico, la fornace che sorgeva lungo la strada per Mozzanica, a sud-est della città, che le autorità militari avevano requisito agli inizi della Grande Guerra e trasformato in uno stabilimento per la fabbricazione di razzi luminosi, impiegandovi militari e oltre 200 civili. Ora che la guerra è … Continua a leggere Esplosione al Pirotecnico di Caravaggio

Sempre più in alto – Piero Ghiglione

Di Paola Redemagni Piero Ghiglione (1883 – 1960) fu alpinista di fama internazionale, fra i fondatori dello sci-alpinismo, giornalista per Epoca, il Corriere della sera, la Stampa, la Gazzetta del popolo, scrittore, fotografo, autore di manuali di tecnica alpinistica. Il suo nome è confinato oggi a una strettissima cerchia di addetti ai lavori. Piccolo, tenace, infaticabile. La sua tomba al Cimitero Monumentale di Milano ne presenta un ritratto molto somigliante in bassorilievo e le immancabili corda e piccozza, fedeli compagne d’avventura. Nato a Borgomanero, in provincia di Novara, nel 1883 Ghiglione si laurea in Ingegneria meccanica al Politecnico di Zurigo, impiegandosi … Continua a leggere Sempre più in alto – Piero Ghiglione

Undici bare davanti all’altare – il Milite Ignoto

Di Paola Redemagni Oggi torniamo indietro nel tempo al 28 ottobre 1921, alla Basilica di Aquileja. Undici donne in piedi davanti all’altare, davanti all’altare undici bare. Sono le salme di soldati ignoti, raccolti dai piccoli cimiteri di guerra sorti accanto ai luoghi delle grandi battaglie che hanno insanguinato i fronti del Carso, del Piave, del Montello, dell’Isonzo durante la Grande Guerra. La Basilica è parata a lutto e stracolma di persone e di autorità politiche e militari.    È un giorno importante: fra tutti i caduti, oggi si sceglie un soldato che ha perduto non solo la propria vita ma … Continua a leggere Undici bare davanti all’altare – il Milite Ignoto

Esplosione alla polveriera Sutter e Thévenot

Di Paola Redemagni La fabbrica Sutter & Thevenét sorge in località Fornace Bonelli a Castellazzo di Bollate, a poca distanza da Milano. Isolata dai campi ma ben servita dalla linea ferroviaria Saronno-Milano, produce munizioni, bombe, granate e “petardi” incendiari. Nel 1917 i reparti di produzione arrivano a contare 40 edifici e 1300 operai. Lo stabilimento comprende reparti di lavorazione, capannoni d’innesto, depositi di stoccaggio, uffici, essiccatoi, polveriere, l’officina meccanica, il laboratorio chimico, una falegnameria, gli uffici della commissione d’Artiglieria collaudo esplosivi, il refettorio e la lavanderia. Capannoni miserabili dominati dalle ciminiere e attraversati dalla ferrovia. Alle operazioni di paraffinatura, innesco, … Continua a leggere Esplosione alla polveriera Sutter e Thévenot

Architetto Antonio Sant’Elia

Di Paola Redemagni Il bassorilievo in bronzo mostra il ritratto di un giovane sensibile, lo sguardo intenso, la chioma ribelle. Un volto dalla bellezza quasi classica vestito in abiti moderni – giacca e cravatta – e incorniciato da una corona di alloro avvolta da quattro nastri che recano le parole latine Labor (Lavoro), Probitate (probità), Modestia e Fides (Fede). Il modello artistico è quello del clipeo in bronzo: il ritratto incluso in una cornice circolare che trova la sua origine negli scudi decorati che gli antichi Romani portavano in battaglia e che appendevano nei templi come ex-voto. Un modello che … Continua a leggere Architetto Antonio Sant’Elia

Pietro Chitò, soldato della Grande Guerra

(Milano, Cimitero Monumentale – Sacrario Caduti della Grande Guerra. Foto di Marco Ragaini) Di Paola Redemagni Non ho mai amato particolarmente i monumenti ai caduti della Grande Guerra: patriottici, certo, ma troppo retorici, incapaci di guardare oltre la voce ufficiale per raccontare una tragedia da otto milioni di morti e venti milioni di feriti. Non solo eroici soldati ma uomini sfibrati dal fronte, dalle ferite, dalle condizioni igieniche precarie. Cosa sia stata la guerra lo leggiamo nei loro diari, nelle lettere e anche nelle lapidi. Non sono i manuali strategici, le versioni ufficiali, i discorsi di circostanza a raccontarlo ma … Continua a leggere Pietro Chitò, soldato della Grande Guerra

Renato Brozzi e la Vittoria di Casarano. Un monumento tribolato da Parma al Salento – 4

Di Giancarlo Gonizzi, progetto “Città della memoria”, ADE SpA Cimiteri di Parma La Vittoria alata di Casarano oggi. Particolare (Foto G. Gonizzi) Il Monumento ai Caduti di Casarano Il primo atto ufficiale relativo alla volontà di realizzare un monumento ai Caduti di Casarano è una lettera del sindaco Amedeo Casto del 24 dicembre 1921. Venne istituito un “Comitato per il monumento dei Caduti di Casarano” per il reperimento dei fondi e l’individuazione dell’artista che lo avrebbe ideato e compiuto: una figura artistica giovane ma con esperienza, in modo d’avere un lavoro ben fatto a costi accessibili. Anche Brozzi fu invitato a partecipare alla … Continua a leggere Renato Brozzi e la Vittoria di Casarano. Un monumento tribolato da Parma al Salento – 4

Renato Brozzi e la Vittoria di Casarano. Un monumento tribolato da Parma al Salento – 2

Di Giancarlo Gonizzi, progetto “Città della memoria”, ADE SpA Cimiteri di Parma La sepoltura di Mario Grossi nel Campo dei Caduti del Cimitero della Villetta di Parma in uno scatto databile intorno al 1924 (Courtesy Museo Brozzi, Traversetolo – PR) “Prove” per un monumento Già nel 1915, ad un mese dall’entrata in guerra dell’Italia, presso il Cimitero monumentale della Villetta a Parma (La Villetta di Parma), veniva allestito il Campo dei Caduti. In questo spazio austero e colmo di memorie si trova ancor oggi la tomba di Mario Grossi (1894-1918), tenente del 268° Reggimento Fanteria caduto nella guerra 1915-1918 durante la battaglia … Continua a leggere Renato Brozzi e la Vittoria di Casarano. Un monumento tribolato da Parma al Salento – 2

Renato Brozzi e la Vittoria di Casarano. Un monumento tribolato da Parma al Salento – 1

Di Giancarlo Gonizzi, progetto “Città della memoria”, ADE SpA Cimiteri di Parma          Il Monumento ai Caduti di Casarano (Foto G. Gonizzi). Mille monumenti per una guerra La Prima Guerra Mondiale, oltre al carico di sangue e miserie che si portò appresso, segnò in modo deciso il passaggio di un’epoca, lasciandosi alle spalle lo spirito positivistico che aveva animato gli ultimi decenni dell’Ottocento e i primi anni del Novecento. L’immane lotta incise fortemente nella costruzione di un immaginario popolare collettivo, sia attraverso la celebrazione degli atti di eroismo, sia attraverso la rappresentazione dei Caduti voluta da una “campagna monumentale … Continua a leggere Renato Brozzi e la Vittoria di Casarano. Un monumento tribolato da Parma al Salento – 1

Aldo Zilioli prigioniero di guerra (Parma, Cimitero della Villetta)

(Parma, Cimitero monumentale della Villetta) Di Paola Redemagni La Grande Guerra coinvolge milioni di soldati: sono milioni anche i prigionieri, che spesso arrivano a ondate, soprattutto a seguito delle battaglie più importanti. Vengono così approntati in fretta i campi di prigionia: gruppi di baracche recintati , talvolta costruite dagli stessi detenuti. I principali sono organizzati a Mauthausen, Celle, Rastatt. Per poter controllare una simile folla, diventa necessaria un’organizzazione inflessibile, in grado di regolamentare la vita quotidiana di migliaia di persone. Tutto è registrato e numerato. Così, anche gli uomini si riducono a numeri. La concentrazione improvvisata di grandi masse, le condizioni … Continua a leggere Aldo Zilioli prigioniero di guerra (Parma, Cimitero della Villetta)