Il racconto delle vittime – Monumento ai Martiri Israeliti del Nazismo

Di Paola Redemagni “Possa la sua anima essere custodita nello scrigno della vita” è la frase tratta dal libro di Samuele, che si trova tradizionalmente sulle tombe ebraiche. La stessa frase è incisa alla base del Monumento ai Martiri Israeliti del Nazismo che domina il Reparto Israelitico del Cimitero Monumentale di Milano. Voluto da Raffaele Cantoni, allora presidente dell’Unione delle Comunità Israelitiche Italiane, e dalla Comunità milanese, il monumento viene eretto nel 1947 su disegno dell’architetto Manfredo D’Urbino. Rappresenta una grande Menorah – il candelabro a sette braccia (Menorah. E luce fu…) – in marmo di Vallestrona. Al centro brucia … Continua a leggere Il racconto delle vittime – Monumento ai Martiri Israeliti del Nazismo

Arrigo Minerbi, scultore

Di Paola Redemagni Il 10 febbraio 1881 nasceva a Ferrara Arrigo Minerbi, un nome conosciuto oggi soprattutto dagli addetti ai lavori ma che fu uno dei principali protagonisti della scena artistica del Novecento. Sua la gigantesca Madonna che dal 1953 veglia su Roma da Monte Mario; sua la Porta di Costantino del Duomo di Milano; suo il Monumento al medico caduto in guerra a Firenze; suo l’enorme Nettuno che scolpisce il promontorio di Monterosso al Mare. E potremmo continuare. Sesto di nove fratelli, dopo aver frequentato la civica scuola d’arte di Ferrara, tra il 1902 e il 1905 si perfeziona con Giovanni … Continua a leggere Arrigo Minerbi, scultore

Il giardino dei Finzi-Contini

Di Paola Redemagni Fra le famiglie più autorevoli della comunità ebraica di Ferrara, i Finzi-Contini vivono in splendido isolamento nel loro palazzo cittadino. Ma  le restrizioni razziali inducono i figli Alberto e Micòl ad avvicinarsi all’anonimo protagonista e agli altri giovani della Comunità, progressivamente estromessi dalla vita sociale. Fanno del loro giardino il luogo di ritrovo in cui passare giornate spensierate di amicizia e di chiacchiere, di letteratura, di musica, di arte, di politica, di tennis; vivendo l’amicizia con Alberto e Micòl e  sognando un amore non corrisposto. Una normalità caparbia per contrastare gli avvenimenti tragici che premono dall’esterno: le … Continua a leggere Il giardino dei Finzi-Contini

Un cimitero pieno di sorprese

(La pubblicazione delle foto è resa possibile per concessione della Comunità ebraica di Torino, che si ringrazia per l’aiuto e la consulenza). Venite, oggi torniamo in vista al Cimitero Ebraico di Alessandria (Cimitero Ebraico di Alessandria (GECE 2020)): un cimitero pieno di sorprese. Ci accoglie Elisa Ottolenghi, (11/5/1861 – 27/9/1911) elegantissima nel suo abito dall’orlo ricamato e nella stola di pelliccia che le cinge le spalle. I capelli sono perfettamente acconciati, in mano stringe un ventaglio. L’ignoto scultore forse replica un ritratto a figura intera, uno di quelli che decoravano le pareti dei saloni e dei salotti buoni nelle case … Continua a leggere Un cimitero pieno di sorprese

Cimitero Ebraico di Alessandria (GECE 2020)

Di Paola Redemagni (La pubblicazione delle foto è resa possibile per concessione della Comunità ebraica di Torino, che si ringrazia per l’aiuto e la consulenza). Il 6 settembre 2020, in occasione della Giornata Europea della Cultura Ebraica, sono stati molte le visite organizzate alla scoperta dei luoghi legati alla vita, alle tradizioni e alla religione israelitiche. Fra questi, erano numerosi i cimiteri (vedi anche http://Cimitero ebraico di Ostiano): alcuni visitabili abitualmente, altri solitamente chiusi. Ho visitato quello di Alessandria. La comunità ebraica di Alessandria era una delle più importanti in Piemonte. La sua presenza in città è attestata fin dal … Continua a leggere Cimitero Ebraico di Alessandria (GECE 2020)

Mani che benedicono fra tradizione e fantascienza

(Ostiano, Cimitero ebraico. Tomba di Lazzaro Coen Frizzi. Foto dell’autore) Di Paola Redemagni Mani che benedicono. Mani che invocano benedizione e pace, che trasmettono gioia. Le mani che benedicono, con i pollici appaiati e le dita aperte a due a due, rappresentano la prosecuzione di un gesto antichissimo riservato al gruppo sacerdotale dei Kohanim. Per questo le troviamo sulle tombe di famiglie dal cognome Cohen o, in italiano, anche Sacerdoti, oppure su tombe di famiglie che, pur vantando una discendenza dai Cohen, hanno col tempo cambiato il cognome. Nella tradizione ebraica il Cohen (sacerdote del Tempio) è il tramite attraverso cui … Continua a leggere Mani che benedicono fra tradizione e fantascienza

Dormono sulla collina

(Ostiano, Cimitero Ebraico. Foto dell’autore) Di Paola Redemagni Sulla collina di Ostiano dorme la piccola comunità ebraica (Cimitero ebraico di Ostiano). Dorme Israele Finzi, uomo retto timorato di Dio, che volle dare ai suoi confratelli un luogo dove dormire l’ultimo sonno, acquistando un terreno e destinandolo a cimitero. Dorme Moisè Angelo Finzi, che fu il primo sindaco ebreo dopo l’unificazione dell’Italia. Dorme Bonaventura Foà, l’anziana modesta onorevole signora Mazal Tov Foah, giunta da Verona a visitare la figlia e spenta in poche ore dal colera. Sia la sua anima unita nel vincolo della vita… Dorme Malkah della famiglia Franchetti, vedova … Continua a leggere Dormono sulla collina

Cimitero ebraico di Ostiano

(Cimitero ebraico di Ostiano. Foto dell’autore) Di Paola Redemagni Ostiano è un piccolo paese oggi in provincia di Cremona ma che per secoli si è trovato all’incrocio fra il territorio cremonese e quello bresciano, fra lo stato di Milano e la Repubblica di Venezia. I primi israeliti si stabiliscono in paese intorno al 1461 e già nel 1488 vi risiedono in pianta stabile, occupando per prime, a detta degli anziani, le case di via Gabriele Rosa, i cui orti terminano accanto al vecchio cimitero. (A proposito di cimiteri ebraici…) Probabilmente una vera e propria comunità si costituisce nel corso del … Continua a leggere Cimitero ebraico di Ostiano