Cimitero militare di Bordighera

di Paola Redemagni

Per arrivare al British Cemetery di Bordighera – inteso questa volta come cimitero di guerra – dovete ignorare la segnaletica: proseguite diritto lungo il muro di cinta su via Camposanto ed entrate al campo D del cimitero comunale.

Lo vedrete subito, adagiato su un terrazzamento chiuso da un basso muro di pietra e circondato da palme, cipressi e conifere.

Come sempre, emana un senso di quiete.

Il British Cemetery di Bordighera è opera dell’architetto sir Robert Lorimer, dal 1918 nominato dalla War Graves Commission responsabile per l’Italia, la Germania, l’Egitto e la Macedonia, e dal 1921 architetto principale in Inghilterra, per la stessa Commissione.  

Sul muro di cinta sono presenti due targhe, in italiano e inglese, con la dedica: “L’Impero britannico sempre ricorda unitamente ai suoi figli caduti quelli d’Italia che hanno dato la loro vita nella Grande Guerra 1915 – 1918”.

In Liguria, i militari britannici scomparsi durante il primo conflitto mondiale sono sepolti in prevalenza a Bordighera, Savona e Genova Staglieno. Del resto, come già sappiamo, a partire dall’Ottocento Bordighera ospitava una nutrita colonia di cittadini inglesi, che qui possiedono anche un cimitero dedicato (Cimitero inglese di Bordighera), mentre un piccolo cimitero di guerra viene approntato già a partire dal novembre del 1917.

(Bordighera, British Cemetery. Foto dell’autrice)

Sono presenti 72 soldati britannici e 12 militari austriaci, che provengono in prevalenza dai due ospedali militari inglesi organizzati a Bordighera nel corso della Grande Guerra: il 61° e il 66°. Personale e pazienti già debilitati da ferite e malattie, colpiti dall’epidemia di influenza spagnola che allora devasta l’Europa.

Tra i britannici si trovano anche l’indiano Rup Lal, tre nativi dell’area caraibica e una donna: Rachel Ferguson, appartenente ai Queen Alexandra’s Royal Army Nursing Corps, il corpo infermieristico che dal secolo scorso affianca l’esercito inglese nelle sue missioni.

Le lapidi rispondono alle regole dettate dalla Commonwealth War Graves Commission (per approfondire: https://storiedicimiteri.com/2020/08/09/coriano-ridge-war-cemetery/ e https://storiedicimiteri.com/2022/07/20/cimitero-indiano-di-guerra-di-forli/), che se ne prende cura tuttora: le tombe sono organizzate intorno alla Croce del sacrificio (per saperne di più: La Croce del sacrificio), sempre presente quando il numero delle sepolture supera le 40 unità.

(Bordighera. British Cemetery, sepolture militari austro-ungariche. Foto dell’autrice.)

Le sepolture dei soldati austriaci, invece, sono allineate ai piedi del muro di cinta: piccole lapidi quadrate in marmo bianco di circa 40 cm di lato, appena modanate nella parte superiore a formare una croce greca, su cui sono incisi il nome e il grado del defunto, la data di morte e un piccolo bassorilievo con l’aquila bicipite emblema dell’Impero austro-ungarico.   

Dear friends speaking English, this is an home-made blog. I have no money to pay a professional translator, so I write English post by myself and – as you can see – I can’t write English language very well. So you can find a lot of mistakes in the articles: I beg your pardon. My English language level is: F(unny)! Will you pardon me?)

You can visit the Bordighera British War Cemetery entering in the Field D of Bordighera Municipal Cemetery. You see it immediately: lying on a terrace enclosed by a low stone wall and surrounded by palm trees, cypresses and conifers.

The Bordighera British War Cemetery was projected by sir Robert Lorimer: in 1918 the War Graves Commission appointed him as  responsible for the war cemeteries in Italy, Germany, Egypt and Macedonia.

On the wall two plaques, in Italian and English, show the dedication: “The British Empire ever remembers together with her own fallen sons those of Italy who gave their lives in the Great War 1915-1918”.

In Liguria, British soldiers died during the I Word War lie in Bordighera, Savona and Genoa mainly.

Here rest 72 British and 12 Austrian soldiers: they were doctors, nurses and patients from two militar hospitals organized in Bordighera during the Great War. Already weakened by wounds and disease, they were killed by the Spanish flu epidemic that ravaged Europe in those years.

Also you can find here an Indian soldier Mr. Rup Lal, three Caribbean men and a woman: Rachel Ferguson, nun in the Queen Alexandra’s Royal Army Nursing Corps.

The gravestones comply with the rules dictated by the Commonwealth War Graves Commission and there is also the Cross of Sacrifice.

The graves of the Austrian soldiers are lined up at the foot of the boundary wall: small square white marble tombstones about 40 cm on a side, with a light Greek cross at the top engraved with the name and rank of the deceased, the date of death and the emblem of the Austro-Hungarian Empire: the two-headed eagle.